Le scuse dello Staff della GF dell’Acquese per l’inconveniente di domenica
Cari amici ciclisti, cari abbonati alla Coppa Piemonte.
Non ho parole per ciò che è successo domenica scorsa alla mia granfondo.
Innanzi tutto mi preme porgere le mie più sentite scuse per l’accaduto del quale ne sono, ovviamente, responsabile, ma non colpevole.
Mi preme anche però spiegare, con franchezza, ciò che è successo.
Il guaio lo si è avuto a Bistagno, dove si sarebbe dovuto lasciare la strada statale, per entrare nel paese e dirigersi verso Monastero Bormida.
In questo bivio era stato, ovviamente, predisposto, oltre al cartello e alla freccia segnata sull’asfalto, un volontario della Protezione Civile per presidiarlo.
Bene; questo zelante volontario, ha deciso che, passati i primi tre concorrenti, il suo compito era terminato e, senza dire nulla a nessuno, se n’è andato!
Le motostaffette hanno aggiunto la loro parte. Ignorando il dettagliato roadbook e ignorando la cartellonistica (chissà dove guardavano), hanno dirottato il gruppo fuori dal percorso. Ovviamente i ciclisti, voi, vedendo un nugolo di moto proseguire per una certa direzione le avete giustamente seguite. Io stesso avrei fatto la stessa cosa.
Purtroppo le leggi attuali impongono che vengano utilizzati sul percorso del personale e delle motostaffette, certificati e con i regolari permessi. Se da un lato questo è più che corretto, dall’altro impone disporre di personale proveniente il più delle volte da fuori provincia e che non conosce i posti (belli i tempi che la staffetta la faceva il macellaio del paese, anch’egli ciclista, che conosceva il percorso a menadito).
Purtroppo, per tutta una serie di motivi di regolamenti, non è stato possibile annullare la corsa (la si annulla solo se tutto il gruppo perde la strada, ahimè, mentre i ciclisti che seguivano, hanno preso la strada corretta), ma il Consiglio Direttivo della Coppa Piemonte ha scelto di potere usare questa prova come scarto ulteriore, in modo che chi è stato danneggiato in questa corsa, non ne subisca un danno anche nel circuito.
Io, Gianni Maiello in nome mio e di tutto lo staff, porgo nuovamente le mie scuse per l’accaduto, che non è stata una leggerezza organizzativa, ma un errore umano di pochissime persone (l’addetto e le motostaffette). Il mandato che era stato dato a questo personale anche per altre prove della Coppa Piemonte, è stato immediatamente revocato, al fine di non avere altri spiacevoli inconvenienti.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno compreso la situazione e mi hanno dato il loro appoggio.
Giovanni Maiello
(17 maggio 2010)